Da
qualche mese ci è stata proposta una nuova attività: “orto terapia”.
Ma
perché “orto terapia”?
Il
motivo di tale scelta ci è apparsa man mano che il lavoro in corso gradualmente
prendeva vita.
Lavorare
il terreno, costruire i vari terrazzamenti, organizzare la collocazione degli
ortaggi, la pulizia delle piante selvatiche, dare da bere alle piante,
raccogliere i frutti e mangiarli, sono tutte attività che hanno assolutamente
funzioni terapeutiche.
Nel
nostro caso l’orto terapia serve per curare depressione e dipendenze varie
educando l’utente a prendersi cura di se. Viene quindi sempre più facile da
immaginare la figura di ognuno di noi come se fosse un piccolo orticello di cui
occuparsi.
Il
nostro obiettivo ultimo è dare stimolo all’individuo tramite i mezzi che offre
la natura e goderne i suoi frutti. Capita spesso che dopo la raccolta dei
frutti ci si senta gratificati.
Questa
attività si è rivelata meno impegnativa di quanto pensassimo inizialmente, perché
non porta via troppo tempo, perché ci siamo divisi il lavoro in maniera equa e
soprattutto perché abbiamo goduto a pieno l’ambiente attiguo alla comunità.
Per
dare avvio all’orto terapia, abbiamo dovuto seguire fasi necessarie, tra cui:
- Sistemazione terreno: Il terreno non era livellato, per ciò abbiamo
costruito dei terrazzamenti in cemento armato, per la precisione tre muretti di
lunghezza pari a 11 metri e spessore 50
cm. Successivamente l’equipe completa si è dedicata alla bonifica del terreno,
ovvero levare le erbacce, rigorosamente a mano.