venerdì 18 settembre 2015

Laboratorio orto



Da qualche mese ci è stata proposta una nuova attività: “orto terapia”.

Ma perché “orto terapia?

Il motivo di tale scelta ci è apparsa man mano che il lavoro in corso gradualmente prendeva vita.

Lavorare il terreno, costruire i vari terrazzamenti, organizzare la collocazione degli ortaggi, la pulizia delle piante selvatiche, dare da bere alle piante, raccogliere i frutti e mangiarli, sono tutte attività che hanno assolutamente funzioni terapeutiche.

Nel nostro caso l’orto terapia serve per curare depressione e dipendenze varie educando l’utente a prendersi cura di se. Viene quindi sempre più facile da immaginare la figura di ognuno di noi come se fosse un piccolo orticello di cui occuparsi.

Il nostro obiettivo ultimo è dare stimolo all’individuo tramite i mezzi che offre la natura e goderne i suoi frutti. Capita spesso che dopo la raccolta dei frutti ci si senta gratificati. 

Questa attività si è rivelata meno impegnativa di quanto pensassimo inizialmente, perché non porta via troppo tempo, perché ci siamo divisi il lavoro in maniera equa e soprattutto perché abbiamo goduto a pieno l’ambiente attiguo alla comunità.

Per dare avvio all’orto terapia, abbiamo dovuto seguire fasi necessarie, tra cui:

-   Sistemazione terreno: Il terreno non era livellato, per ciò abbiamo costruito dei terrazzamenti in cemento armato, per la precisione tre muretti di lunghezza  pari a 11 metri e spessore 50 cm. Successivamente l’equipe completa si è dedicata alla bonifica del terreno, ovvero levare le erbacce, rigorosamente a mano.


-   Concimazione: Dapprima il terreno va smosso, in seguito verrà arricchito da concime, ad esempio noi abbiamo usato lo sterco di vacca, perché l’avevamo in loco.


-   Semina: Per semina si intende la scelta delle piante da coltivare (ad esempio pomodori o insalata ecc) e la disposizione delle stesse ad una distanza ottimale l’una dall’altra, anche perché ogni pianta a fine stadio occuperà lo spazio di cui necessita. Alcune piante, come il pomodoro e il mais, raggiungono altezze mediocri, perciò le abbiamo legate a dei paletti di sostegno onde evitare rotture dei fusti da parte del vento.

Terminate le fasi preliminari, il lavoro è sulla giusta strada. Da questo momento in poi, ci si dedicherà alla cura quotidiana delle piante: sradicamento delle infestanti, dare da bere, cura anti parassitaria ecc..




1 commento:

  1. L'orto e la sua terra donano, a chi si avvicina, un senso di ritorno alle radici e personalmente mi aiuta molto a rilassarmi e trascorrere il tempo in maniera positiva... le ore passano veloci! Grazie a chi si è impegnato e a chi si sta impegnando ancora oggi, nonostante l'arrivo del freddo autunnale (!!!) per farci mangiare un cibo sano e genuino... sia in comunità che a casa! E grazie per le spiegazioni dettagliate che servono ai principianti come me!
    Continuate così!

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