mercoledì 23 dicembre 2015

Auguri


Zuppa di Cogne e torta di mele

A novembre si è svolto il laboratorio di cucina in cui, grazie all'aiuto del nostro Chef Antonio, siamo riusciti a preparare la torta di mele e la zuppa di Cogne di cui trovate la ricetta di seguito.


ZUPPA DI COGNE



• 200 g di riso
• 200 g di fontina
• 100 g di burro
• 1 litro e 1/2 di brodo
• 8 fette di pane scuro
• 1 cipolla
• sale
• pepe

PROCEDIMENTO
In una casseruola lasciate fondere 50 grammi di burro, insaporitevi la cipolla finemente tritata e, quando è diventata trasparente, unite il riso, mescolate, e il brodo Quindi portate a cottura come un normale risotto, aggiungendo un mestolo di brodo a mano a mano che viene assorbito, regolate il sale e ritirate il risotto cotto al dente. In un tegame lasciate fondere metà del restante burro, adagiatevi le fette di pane e fatele dorare da entrambi i lati. In una pentola, possibilmente di coccio, disponete a strati le fette di pane alternandole ad altri di risotto e fettine di fontina, insaporite ogni strato con un pizzico di pepe. Sull’ultimo strato, che deve essere di fontina, distribuite il rimanente burro a fiocchetti.

Mettete il recipiente in forno caldo a 180° e ritiratelo quando vedete che la fontina è del tutto fusa. Servite a tavola nel recipiente di cottura. 







Alcune immagini del laboratorio




sabato 28 novembre 2015

Colori e Sentimenti sulla tela della Vita

Questa mattina mi sono svegliato con la suoneria del telefonino, fuori era ancora buio. Mi sono stropicciato gli occhi, sono andato a lavarmi e mi sono cambiato. La mia giornata era un po' giù di tono come i colori grigi che vedevo dalla finestra, poi sono sceso a fare colazione, ho salutato gli amici e ho preso il caffé, dal gusto un po' tostato della liquirizia. Mi da la carica per affrontare la giornata. Ma il bello doveva ancora arrivare. 
Mentre mi avvicinavo alla porta per uscire cominciava ad albeggiare. Aprendo la porta incontrai una pittrice meravilgiosa, Madre Natura. Aveva dipinto un quadro stupendo: il cielo era azzurro, le nuvole arancioni e rosa che andavano sfumando verso le montagne, gli alberi di diversi colori, dal giallo al rosso, al verde, al marroncino. Madre Natura si voltò e mi disse: " questo quadro è il mio buongiorno per te". Io rimasi senza fiato, lo spettacolo era stupendo. Il cielo sembrava pennellato insieme alla nuvole. Tutti i colori ti riempivano di gioia e calore; e per far si che questo spettacolo rimanesse impresso nei ricordi della mia mente decisi di fargli una fotografia. Poi mi voltai e Madre Natura non c'era più, aveva ripreso a dipingere i sentimenti della vita con quei colori che solo lei poteva usare. 










Lele

venerdì 20 novembre 2015

Cinque Tibetani

I cinque tibetani sono dei riti della religione buddista praticati in Tibet che è il luogo del Dalai Lama.
Sono pratica già dall'infanzia da bambini che aspiravano a diventare monaci.
Sono molto efficaci per la mente e il corpo se vengono eseguiti quotidianamente. Ricaricano il corpo di energia positiva elimanando quella negativa.
Ogni esercizio è accompagnato da una frase speifica che deve essere ripetuta mentalmente o ad al alta voce.
Di seguito l'immagine degli esercizi con le frasi da ripetere








Personalmente eseguo gli esercizi ogni giorno e ne traggo molto beneficio in quanto elimino l'energia negativa e acquisto quella positiva. Come inizio si consiglia di ripetere ogni esercizio per 7 volte. Andando avanti con il tempo si aumenta fino ad arrivare ad un massimo di 21 ripetizioni. Si aggiunge che il rito va pratica scalzi.


Roberto


18 anni dopo

E' questo il titolo del film che abbiamo visto all'ultimo laboratorio di cineforum. Di seguito il trailer e la trama




Trama: Mirko e Genziano sono due fratelli che non si parlano da diciotto anni, da quando un incidente d'auto ha causato la morte della loro madre. Mirko è un meccanico sposato con Mirella e papà di Davide, Genziano è un uomo d'affari della capitale inglese, dove vive stabilmente. Quando anche il padre muore, i due fratelli si incontrano nuovamente al funerale. Per realizzare l'ultimo desiderio del padre, sono costretti loro malgrado a viaggiare insieme fino a Scilla per depositare le ceneri paterne (trafugate e messe in un comune portacenere per risparmiare tempo) accanto alla tomba della madre. Nel viaggio verso la Calabria incontrano una strana ragazza, Cate, fuggita di casa, con cui vivono alcune avventure rocambolesche, ma che alla fine li aiuta a terminare il viaggio. Nell'ultimo tratto, i due fratelli sono costretti a ripercorrere lo stesso tratto di strada in cui la madre morì, utilizzando anche la stessa auto d'epoca (rimessa lentamente a nuovo dal padre dopo l'incidente), ed è solo qui che Mirko riesce finalmente a chiedere scusa al fratello per quanto accaduto diciotto anni prima, poiché fu lui a guidare la macchina in maniera dissennata a causa di una insensata gelosia nei confronti del fratello.
Il viaggio giunge comunque a buon fine e ritrovata la pace, Genziano lascia Londra e intraprende una nuova attività di riparazione di auto d'epoca con il fratello Mirko, già esperto in quel settore.
Una fotografia della madre di Mirko e Genziano, nelle ultime inquadrature, sorprende gli spettatori e rivela una verità inaspettata.



Questo film mi è abbastanza piaciuto e lo consiglio. Un po' lento nella trama, ma piacevole in quanto tocca un tema delicato come quello della morte in modo ironico.  
Mi ha colpito parecchio l'evoluzione che ha avuto nel corso del film il rapporto tra i due fratelli che all'inizio nemmeno si guardavano in faccia. Questa evoluzione del rapporto avviene durante il viaggio da Roma alla Calabria nel quale, per volere del padre, dovevano portare le ceneri del genitore e depositarle accanto alla tomba della madre. 

Frase del film che mi ha colpito: "...mmmmaa se po' di': cooondoglianze vvivissssime a un morto?"

Mathieu

domenica 8 novembre 2015

Visita al museo del Castello Gamba



Qualche tempo fa siamo andati a vedere il museo e la mostra temporanea del Castello Gamba a Chatillon. 
Il tema è l’arte contemporanea quindi non tutte le opere sono facili da capire. Ma il bello è il fatto di poter interpretare.. 


Che abbiamo fatto al museo???


Non ce ne siamo resi conto, ma siamo stati quasi due ore a girare per le stanze ad osservare e a soffermarci sulle opere. Non abbiamo neanche sentito l’esigenza di uscire a fumare… 
Abbiamo scattato qualche foto… 

Abbiamo apprezzato le opere, soprattutto quelle di Schifano, per l’uso che fa dei colori...

Abbiamo ironizzato su alcune opere…

Abbiamo trovato qualche ispirazione… 
Abbiamo provato anche dei profumi (a volte il visitatore interagisce con l'artista attraverso l'opera) ma uno era talmente forte che non se ne andava più!! 










Ciao!!! ci vediamo al prossimo Post!
Sara, Rachid, Jessica










venerdì 23 ottobre 2015

Ecco a voi alcuni video di canzoni che abbiamo scelto per l'attività di Musica e Parole, durante la quale ascoltiamo, traduciamo i testi e li commentiamo tutti assieme. 


THE SOUND OF SILENCE 
La canzone è stata scelta da Mathieu perchè è una pietra miliare della musica anni 60 e ci è venuta la curiosità di approndire il significato del testo, il cui titolo parla da sé.
Musica piacevole dal testo malinconico. Ci è piaciuta.


  lA NOTTE
Canzone scelta da Lele... non si può cancellare il vissuto insieme solo per un errore o per il proprio orgoglio, l'amore deve superare gli ostacoli... non è facile superare la fine di un amore. Che ne pensate? 


Ci vediamo al prossimo blog per gli altri video..........

Lele, Mathieu,Salva,Sara, i due Roby, Jessica, Fabio.

                                                                      
                                                       




sabato 17 ottobre 2015

Esercizi di scrittura creativa



Ecco alcuni esercizi di scrittura creativa che volevamo proporvi e di cui vi abbiamo parlato nel precedente post. Le idee sono tratte da testi e siti internet.


1) Le 3 parole


Pietra – Mente - Piuma

Queste 3 parole c'entrano poco l'una con l'altra. Provate ora a combinarle in una frase di senso compiuto.  Fate caso alle parole che possono avere più di un senso (ad esempio la parola Mente può essere intesa come la terza persona singolare del verbo mentire oppure come la sede dei nostri pensieri). Alcuni preferiranno essere sintetici e razionali, altri preferiranno essere più poetici. Ognuno è fatto a modo suo e non c'è giusto o sbagliato!

Ecco come le hanno usate alcuni di noi:

La mente spesso fa vedere i fatti leggeri come una piuma o pesanti come una pietra , sta a noi trovare l’equilibrio. 

Sono sulla cima di questa montagna di pietra e la mia mente vola in alto libera fra le nuvole, e nel suo planare perde una piuma che dolcemente attraversa l’infinito cielo. 


Stessa cosa potete provare a fare con queste altre:


Piano – Porta – Venti
 
Alcuni di noi le hanno scritte così:

Chiudi piano la porta perché ci sono i venti di tramontana.

Vivi ogni istante piano, con calma, non farti prendere dal panico, sconfiggi giorno dopo giorno i tuoi demoni, porta con te la forza per combattere le avversità, che venti violenti ti portano a galla, paure che insieme ai ricordi ti possono far cadere nel panico.

Sedendomi al pianoforte mi capitò uno spartito vuoto dove buttai giù venti note, ognuna portatemi da venti orientaleggianti . Le mie mani pigiavano lentamente e con un pizzico di magia orientale.



2) Sfidando Hemingway:   
Hemingway è uno scrittore di romanzi, ma anche di racconti brevi.  Pare che un giorno, per scommessa, provò a scrivere un romanzo in 6 parole e il risultato fu una frase che potete trovare su internet, molto struggente. 
Provate a trovare 6 parole per il vostro romanzo... Magari non verrà fuori un vero e proprio romanzo, ma una frase che vi descrive o che è in sintonia con il momento in cui vi trovate. 

Chi di noi ci ha provato ha realizzato questo:


Oggi fate sgorgare lacrime non versate.




3) La poesia nascosta
Per questo esercizio vi serve un libro. Aprite una pagina a caso e cominciate a leggerla senza preoccuparvi di capire il testo. Man mano che leggete sottolieneate o cerchiate a matita le parole o piccole espressioni che vi colpiscono di più e con quelle provate a scrivere la Vostra poesia o il vostro racconto. 

Questi sono i nostri:

Un esploratore tentò la fortuna 
non avendo dubbi sul suo destino, 
senza difficoltà 

Nelle antiche stanze della mia memoria 
io e il mio amore ormai abbandonato e solitario 
balliamo un walzer eterno 
con la dolcezza che aveva da appena nato. 

Giunse il giorno delle evasioni della mente. 
Suonarono le campanelle, 
i bambini presero per mano gli adulti 
e li accompagnarono nel villaggio dei sogni. 

Tamburi d’Africa 
pacifici nelle strade 
alla scoperta della confusione del tempo 
e noi 
zingari di padre 
attraversiamo con panico il nostro pensiero. 


Ciao a tutti, a presto!!!!